Ciambelline allo Sbrinz e Semi di Papavero

Metti una mattina a casa.
Studio.
Suona in campanello, e chi è ora?
Mi arriva un pacco bello pesante, che mi devo portare su per 3 piani. Lo apro incuriosita ed ecco di fronte a me quasi 4 kg di formaggio svizzero Gruyere e Sbrinz.
Il pacco è stato gentilmente offerto a numerose foodblogger da parte di Formaggi di Svizzera e dal blog Peperoni e Patate per la creazione di ricette il cui tema fosse lo Street food naturalmente a base di formaggio!
Mi sono subito messa all’opera cercando delle idee golose ma soprattutto comode che è la prima caratteristica di uno street food.
Una cosa però mi son detta, sempre in linea con il mio blog “salutare”, che, considerato il formaggio giá sufficientemente ricco di grassi, non avrei cucinato nulla di fritto!
Quindi ho ideato una ricetta (e anche quelle che ideerò in seguito lo saranno) cercando di essere il più possibile “low-fat”!
Il gioco è inziato, sono pronta anche io!

IMG_8781Ingredienti (per una decina di ciambelline):
– 100 gr di farina integrale
– 80 gr di farina di kamut
– 100 gr di Sbrinz grattuggiato
– 5 gr lievito in polvere non vanigliato ovviamente
– 2 uova bio
– 100 ml di latte di soia
– 100 gr di noci tritate
– 3 cucchiai olio evo
– mezzo cucchiaino raso di sale fino integrale

– 30 gr di burro fuso
– 30 gr di Sbrinz
– semi di papavero

In una terrina sbattere le uova con il formaggio grattuggiato, il latte, l’olio e le noci ben tritate.
Unire le farine setacciate e a poco a poco anche il lievito. Terminare amalgamando anche il sale.
Otterrete un composto molto appiccicoso da lavorare con il cucchiaio fino a farlo diventare ben omogeneo.
Coprire la terrina e farla riposare in frigorifero per 30 minuti.
Trascorsa la mezz’ora di riposo, trasferire il composto, con l’aiuto di due cucchiaini, nelle formine a forma di ciambellina, imburrate e infarinate. Se non avete le formine a ciambellina potete usare una qualsiasi altra formina.
Infornare in forno caldo a 180°C per 15 minuti..
Togliere dalla formina e porre a freddare sulla teglia da forno rivestita con l’apposita carta.
Spennellarle con del burro fuso, grattatevi sopra dell’altro Sbrinz grattuggiato e fate aderire qualche seme di papavero.
Infornare nuovamente per altri 2/3 minuti finchè il formaggio non sará ben sciolto.

IMG_8777Fredde sono golosissime ma tiepide sono davvero una goduria.

IMG_8775Ringrazio molto Vlad per la splendida confezione a forma di “scatola dei fiammiferi” da lui ideata e confezionata per poter fare tutte le foto, non volevo buttarla più!

IMG_8757Lo Sbrinz è indiscusso protagonista di questa ricetta. Ammetto che prima di partecipare a questo concorso non ne conoscevo l ‘esistenza. Ricordo però che, quando ho aperto il formaggio e me ne sono tagliata una fettina per poterlo assaggiare, ho pensato che fosse davvero un peccato non riuscire a ritrovarlo nei più comuni supermercati perchè è davvero un formaggio superlativo.

IMG_8765La pasta è friabile ma allo stesso tempo è molto compatta, estremamente diversa da quella di un formaggio grana. Il sapore è intenso e presenta note tartufate. Alle mie papille gustative è risultato davvero un formaggio speciale degno di tutte queste lodi che, come avrete visto dal blog, è raro che faccia!
Mi sono perciò chiesta quale fosse la particolare modalità di lavorazione in grado di renderlo cosí saporito e gustoso ma allo stesso tempo cosí particolare e diverso dagli altri più comuni formaggi di mucca.
Girellando su internet ho trovato alcune informazioni che vi riporto in seguito:

La produzione dello Sbrinz AOC (DOP) ha origine dal pregiatissimo latte delle mucche di razza bruna che pascolano liberamente nei Cantoni della Svizzera centrale e nelle regioni dei Cantoni di Argovia, Berna e San Gallo, nutrendosi solamente di erba in estate e fieno in inverno. Sono rigorosamente vietati i foraggi insilati, i mangimi di origine animale, l’utilizzo di urea e l’uso di organismi geneticamente modificati.

Il nome Sbrinz è sinonimo di armonia e bellezza della natura. Il benessere e l’alimentazione naturale delle mucche infatti consentono di ottenere una materia prima (il latte) di elevatissima qualità che dopo i controlli di rito effettuati nel caseificio diventa ineccepibile.
La lavorazione del formaggio continua inoltre attraverso l’uso di metodi assolutamente naturali. Oltre al latte crudo vengono utilizzati solo acqua e particolari colture di batteri. Nessun tipo di additivo o sostanza estranea è ammessa nella produzione dello Sbrinz AOC (DOP). L’aggiunta del caglio porta in breve tempo alla coagulazione del latte e alla successiva frantumazione in piccoli grani della cagliata.
La corretta calibratura dei grani e il riscaldamento della massa di formaggio determinano la compattazione dei grani stessi e la perdita dell’acqua che sotto forma di siero viene liberata in apposite vasche.
La massa di formaggio è ora pronta per essere trasferita negli stampi e per il bagno nella soluzione salina. Inizia così la formazione della crosta che con l’assorbimento graduale del sale acquista la prima consistenza.
Trascorsi almeno 15 giorni le forme vengono spazzolate, lavate e lasciate asciugare per 4 settimane e regolarmente girate e strofinate accuratamente con un panno. In questo tempo avviene in modo naturale il processo di essudazione, che porta alla formazione di una pellicola di grasso sulla crosta.

Un formaggio tutto naturale, fatto nel rispetto degli animali ma soprattutto nel rispetto del consumatore che è cosí consapevole di ciò che entra nella propria casa.

Il nome del formaggio Sbrinz DOP è legato ad un viaggio per l’Italia avvenuto nel 1530 dell’antico e originario formaggio svizzero che era allora il più esportato all’estero e conosciuto con i nomi di Schwyzer e Spalen. In quell’anno una carovana con una grande quantità del prestigioso formaggio partì dalla città di Brienz diretta verso l’Italia, dove il nome di provenienza fu storpiato in Sbrienzer o Sbrinz. Da allora, per tutti, questo è rimasto il nome del famoso formaggio.

IMG_8758Con questa ricetta partecipo allo Swiss Cheese Parade

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Con questa ricetta partecipo a “Un viaggio nel formaggio” del blog La Cuochina Sopraffina e Fiordimaso

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E al contest Prodotti da Forno

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3 responses to “Ciambelline allo Sbrinz e Semi di Papavero

  1. Brava! Questa ricetta mi piace proprio. Ne ho viste tante che partecipano a questo contest (che peccato che non l’abbia visto in tempo, mi sarebbe piaciuto cimentarmi) ma la maggior parte erano fritte o davvero molto pesanti. Non è facile ideare uno street food a base di formaggio e che sia anche salutare.
    E ora mi hai fatto venire la curiosità di assaggiare questo Sbrinz! 🙂

    • Ciao cara! Sono contenta che ti piaccia! Mi spiace tantissimo tu non sia riuscita a partecipare!!
      Ho già una seconda ricetta in cantiere! Lo Sbrinz è davvero una melodia per le papille gustative, se lo trovi assaggiarlo è d’obbligo 😉
      Un bacio e grazie per essere passata!

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